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Cosa fa la CPS

La Consulta Provinciale Studentesca è un piccolo "parlamentino" provinciale della scuola: essa riunisce due studenti eletti per ogni istituto superiore della provincia, i quali si ritrovano periodicamente con gli altri eletti e portano avanti un piano di lavoro concordato insieme.

La Consulta è dunque soprattutto uno spazio di protagonismo giovanile e studentesco, una palestra in cui i ragazzi possono provare a costruire insieme, secondo i propri interessi, dei momenti di coinvolgimento e di messa in rete delle scuole.

Le principali funzioni della Consulta provinciale Studentesca sono:

  • Assicurare il più ampio confronto fra gli studenti di tutte le scuole superiori;
  • ottimizzare ed integrare in rete le attività extracurricolari;
  • formulare proposte che superino la dimensione del singolo istituto;
  • stipulare accordi con gli enti locali, la regione e le associazioni, le organizzazioni del mondo del lavoro;
  • formulare proposte ed esprimere pareri al provveditorato, agli enti locali competenti e agli organi collegiali territoriali;
  • istituire uno sportello informativo per gli studenti, con particolare riferimento alle attività integrative, all'orientamento e all'attuazione dello Statuto delle studentesse e degli studenti;
  • progettare, organizzare e realizzare attività anche a carattere transnazionale;
  • designare due studenti all'interno dell'organo provinciale di garanzia istituito dallo Statuto delle studentesse e degli studenti (art.5, comma 4).


La Consulta elegge al suo interno un presidente e si divide in commissioni tematiche o territoriali. Il CSA di ogni provincia mette a disposizione della Consulta un docente referente per supportare il lavoro degli studenti.
Il Ministero ha un apposito ufficio per le Consulte e per le attività degli  studenti. I 103 presidenti delle consulte si riuniscono periodicamente in Conferenza Nazionale, un organo che in teoria dovrebbe costituire uno spazio utile allo scambio d’informazioni sulle attività delle diverse Consulte, alla discussione dei problemi comuni delle Consulte e al confronto con il Ministro della Pubblica istruzione.


In questi anni di lavoro le consulte hanno realizzato numerose attività:

  • vari convegni nazionali, provinciali e regionali;
  • la giornata nazionale dell’arte e della creatività studentesca in circa 80 città;
  • trasmissioni televisive;
  • giornali studenteschi provinciali;
  • corsi di formazione per gli studenti e i loro rappresentanti sulle politiche giovanili;
  • la partecipazione all’elaborazione dei piani di dimensionamento delle scuole a livello provinciale;
  • attività di educazione alla pace e di solidarietà internazionale;
  • attuazione dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti (D.P.R. 249/98)
  • proposte di progetti per le attività integrative e complementari (D.P.R. 567/96);
  • contribuito all’attivazione degli Organi di Garanzia e alla designazione degli studenti al loro interno;
  • sportelli informativi e di servizio per gli studenti;
  • instaurato un dialogo con gli Enti Locali e le Amministrazioni Periferiche
  • contribuito alla promozione e all’approvazione di leggi regionali per il diritto allo studio;
  • realizzato attività e iniziative di promozione e utilizzo dei nuovi linguaggi e delle nuove tecnologie;
  • contribuito a stimolare il coinvolgimento degli studenti nell’elaborazione dei Piani dell’Offerta Formativa;
  • organizzato campagne di prevenzione contro le droghe;
  • ideato concorsi per gli studenti.


Numerosi pareri delle CPS sono stati accolti dal ministero, ad esempio su: lo Statuto delle studentesse e degli studenti, le modifiche del D.P.R. 567/96.

 



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